Buon Lunedì a tutti!!!! ^_^
Dopo un po' di assenza dal pc e dai vostri blog, ritorno!!!
Scusatemi se non sono passata a trovarvi ma in questi giorni sono stata a casa a rilassarmi e godendomi un bellissimo panorama innevato!!!
La neve non si è fatta aspettare e a casa mia ha fatto 45cm!!! C'è stato un po' di disagio, primo per le strade e secondo il primo giorno che ha nevicato è andata via la corrente per tutto il giorno.
Eravamo senza corrente e senza acqua. Però mi sono anche divertita... ^_^ Abbiamo giocato a carte e mangiato a lume di candela! E poi la luce è ritornata alle 21e30 giusto in tempo per guardare un po' di televisione!!! Non vi dico come abbiamo recuperato l'acqua per cuocere la pasta.... ^_^
Però dalle mie parti questa bella nevicata è stata una mano santa, perchè da noi non ha piovuto mai e quest'estate rischiavamo di restare senza acqua. Perciò sono super contenta!
Le previsioni dicono che questa notte nevicherà...speriamo! ;-)
Mercoledì mattina, quando mi sono svegliata e ho visto tutta quella neve, sono andata subito fuori!
La mia nonna aveva in programma di fare una buonissima Ribollita per pranzo, perciò mi ha chiesto di andare nell'orto a cogliere del cavolo nero! La neve aveva coperto tutto e non riuscivo a trovarlo! Poi scavando un po' alla fine ci sono riuscita!!!
Ecco il cavolo nero, dopo aver scavato sotto la neve!
Prima era quà sotto!!!
Così ho colto l'occasione e ho aiutato la nonna a cucinare la Ribollita. Un cibo tradizionale toscano, ognuno ha la sua ricetta...io vi mostro la mia.
A casa mia l'abbiamo sempre chiamata Zuppetta, c'è chi la chiama Minestra di pane ma in tutta Italia è conosciuta con il nome di Ribollita.
Una volta questo era considerato un cibo povero. Infatti, i contadini usavano cucinare questo piatto perchè riempiva lo stomaco con poca spesa, si usava quello che si aveva in casa quindi il pane raffermo di qualche giorno e le verdure che avevano del loro orto. La ricetta si è tramandata fino ad oggi e come spesso accade, questo piatto considerato povero è entrato a far parte della tradizione culinaria regionale.
Come vi dicevo sopra, vi mostro la ricetta
della mia famiglia, la ricetta originale (anche se una versione originale non c'è proprio perchè ogni volta si sfruttava quello che si aveva in casa) non prevede il lardo battuto, però la mia nonna l'ha sempre fatta così, la sua mamma e la sua nonna idem...si vede che loro in casa il lardo ce l'avevano! hihi!!!
Le dosi sono abbondanti perchè noi siamo una famiglia numerosa, le quantità degli ingredienti sono approssimative perchè la mia nonna fa sempre tutto ad occhio e non immaginate che fatica ho fatto a quantificare il tutto!!!
Preparatevi ad una carrellata di foto, ho fatto un passo passo perchè anche se la ricetta è semplice, ho preferito spiegarvi ogni singolo passaggio per farvi capire ancora meglio.
Ecco gli ingredienti (8 persone):
- 100g lardo
- 1 cipolla rossa media
- 1 costola di sedano abbondante
- 1 grossa carota
- 300g cavolo nero (se non lo avete potete sostituire con le Bietole)
- 150g cavolo cappuccio
- 2 zucchine
- 400g fagioli cannellini secchi
- 3 patate medie
- piselli surgelati, una manciata
- 1 cucchiaio abbondante di concentrato di pomodoro
- 1 litro di acqua (più o meno)
- 500g pane toscano raffermo
- prezzemolo q.b
- sale
- olio
La sera prima mettere in ammollo i fagioli secchi.
Il giorno dopo cuocerli normalmente con un po' d'acqua, considerate il tempo di cottura dei fagioli.
In una pentola abbastanza capiente mettere il lardo battuto con un filo d'olio e la cipolla affettata finemente.
Far soffriggere leggermente.
Una volta soffritto, aggiungere le carote e il sedano tagliati a cubetti.
Quando arriviamo a questo punto:
Tagliare il cavolo nero a strisce un po' grossolane
E aggiungerlo al soffritto:
Sbucciare e tagliare a cubetti anche le patate e aggiungere anche queste:
Aggiungere i piselli surgelati, le zucchine tagliate a pezzettini (noi abbiamo messo quelle del nostro orto che avevamo congelato quest'estate), il cavolo cappuccio tagliato a strisce.
Mettere anche il concentrato di pomodoro e far cuocere il tutto per 5-6 minuti:
Prendere i fagioli che avevamo cotto precedentemente. Passarne più della metà nel passatutto, prendendo con il mestolo anche la loro acqua di cuttura.
I fagioli passati danno un po' più di consistenza al brodo.
Aggiungere i restanti fagioli non passati.
Mettere l'acqua. La dose qui è davvero approssimativa, mettete tanta acqua fino a quanto volete, considerando che dovrà bollire un ora/ un ora e mezzo e che comunque dovrà rimanere di consistenza liquida in quanto il pane assorbirà molto. La mia nonna ha riempito d'acqua fino a quasi il bordo della pentola.
Questo è quello che otterrete una volta cotto un'ora e mezzo. Come vedete rimane liquido, l'acqua non è evaporata molto.
Affettate il pane raffermo (fate delle fettine fine) e mettetelo in una zuppiera, sovrapponendolo.
Iniziamo a bagnare il pane con il "brodo" preparato.
Coprire completamente e, aiutandosi con un cucchiaio, cercare di far penetrare il "brodo" all'interno del pane.
Ed ecco il piatto finito, da noi si usa mangiarla accompagnata da cipolla rossa cruda (la nostra toscana).
L'aspetto magari non è dei più belli, ma il sapore....buonissimo!!!
Un consiglio: fate il brodo molto liquido, perchè poi, come vedete dalle foto, il pane l'assorbe davvero tanto. La mia nonna lascia un po' di brodo da parte e una volta messo un po' di zuppa su ogni piatto, lo riaggiunge
sul singolo.
Se avanza la Ribollita, questa è buona anche il giorno dopo! Basta semplicemente riscaldarla.
Non vi fate spaventare dalla lunghezza del post, in realtà la preparazione è molto veloce, avremmo impiegato 15 minuti, poi c'è il tempo della bollitura che è di un'ora e mezzo.
Spero di essere stata chiara e che questa ricetta vi sia piaciuta!!!